martedì 26 marzo 2013

Pasqua 2013


ANASTASIS 
 L’icona della DISCESA AGLI INFERI 
 
“Ascendendo in cielo ha portato con sé i prigionieri…Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte la cose”.


“Alzate le vostre porte, o principi, , aprite le vostre porte eterne, sta per entrare il re della Gloria”.
 “Chi è questo re della Gloria?”. 
“Un Signore forte e potente, un Signore potente in battaglia”.  
“Il Signore delle potenze, questo è il re della Gloria”,

“Al centro dell’icona spicca il Cristo-folgore, risplendente di luce, Signore della Vita carico del dinamismo dello Spirito Santo ed irraggiante delle energie divine. Ma il suo volto come immobilizzato dall’infinito della sua tenerezza domina regalmente questo vortice liberatore. ‘E la trasposizione plastica della liturgia pasquale cantata agli inferi. La potenza del suo gesto. Quella violenza che rapisce i cieli e che valica i firmamenti, è rafforzata dal suo manto fluttuante…’E vestito di luce, attributo del corpo glorificato e simbolo della Gloria divina”.
P. EVDOKIMOV,  da La teologia della bellezza, 

giovedì 14 marzo 2013

HABEMUS PAPAM


 "L'ALBERO DELLA VITA CROCIFISSA DI GESÙ  di UBERTINO DA CASALE "  
  dal CAP- 3 del lib. V dell' Arbor vitae crucifixae Iesu, Venezia 1485


AUGURI PAPA FRANCESCO

da. CAP-  3 del lib. V dell' Arbor vitae crucifixae Iesu, Venezia 1485 "L'ALBERO DELLA VITA  CROCIFISSA DI GESÙ di UBERTINO DA CASALE "

"Questo infatti era riservato al terzo stadio generale di tutto il mondo, nel quale è rappresentata in modo speciale la persona dello Spirito Santo, e al tempo dell`apertura del sesto sigillo, cioè al sesto stato della Chiesa, nel quale si doveva comunicare alla Chiesa la vita di Cristo e si doveva ritornare al principio della perfezione della vita di Cristo, quasi si stendesse un nuovo cerchio e un nuovo inizio della Chiesa, riportandosi alla Chiesa primitiva.

2049 Perciò ti ho già detto più sopra che questo sesto stato tiene gli occhi intenti in modo speciale sul tempo di Cristo, a similitudine del quale, nell'apertura del sesto sigillo, Giovanni dice: “ Ho visto un altro angelo che saliva dalI'oriente e portava il sigillo del Dio vivente”. Commentando questo versetto, nel libro sopra l'Apocalisse, l'abate Gioacchino dice: “ Questo è quell'angelo che Cristo, a motivo della sua consonanza con lui, guarda venire al principio del terzo stato del mondo “. E dunque chiaro che la illuminazione donata a Gioacchino afferma che al principio del sesto stato verrà dato al mondo un uomo angelico, quello che Cristo vede concorde con lui, perché apparirà come uno che rinnova in maniera tutta singolare la vita di Cristo.

2050 Ed io ho sentito da un solenne dottore di questo ordine che frate Bonaventura, allora ministro generale e dottore solenne, presente il predetto dottore che l'ha comunicato a me, nel Capitolo di Parigi proclamò asseverantemente che egli era certo e certificato che il beato Francesco era l'angelo del sesto sigillo e che l'evangelista Giovanni aveva inteso parlare alla lettera proprio di lui, della sua forma di vita e del suo Ordine, e quando scriveva quelle parole vedeva lui e il gruppo dei suoi figli, perfetti imitatori di Cristo, in tutte le pagine aperte a quel sesto sigillo. E questo medesimo frate Bonaventura nello stesso luogo asserì col massimo fervore, come ho udite da quella persona, se la memoria non mi inganna, che egli era certissimo di questo a motivo di rivelazioni, punto sospettabili, fatte a persone tali, che gli era impossibile dubitarne.
"Questo infatti era riservato al terzo stadio generale di tutto il mondo, nel quale è rappresentata in modo speciale la persona dello Spirito Santo, e al tempo dell`apertura del sesto sigillo, cioè al sesto stato della Chiesa, nel quale si doveva comunicare alla Chiesa la vita di Cristo e si doveva ritornare al principio della perfezione della vita di Cristo, quasi si stendesse un nuovo cerchio e un nuovo inizio della Chiesa, riportandosi alla Chiesa primitiva.


2049 Perciò ti ho già detto più sopra che questo sesto stato tiene gli occhi intenti in modo speciale sul tempo di Cristo, a similitudine del quale, nell'apertura del sesto sigillo, Giovanni dice: “ Ho visto un altro angelo che saliva dalI'oriente e portava il sigillo del Dio vivente”. Commentando questo versetto, nel libro sopra l'Apocalisse, l'abate Gioacchino dice: “ Questo è quell'angelo che Cristo, a motivo della sua consonanza con lui, guarda venire al principio del terzo stato del mondo “. E dunque chiaro che la illuminazione donata a Gioacchino afferma che al principio del sesto stato verrà dato al mondo un uomo angelico, quello che Cristo vede concorde con lui, perché apparirà come uno che rinnova in maniera tutta singolare la vita di Cristo.


2050 Ed io ho sentito da un solenne dottore di questo ordine che frate Bonaventura, allora ministro generale e dottore solenne, presente il predetto dottore che l'ha comunicato a me, nel Capitolo di Parigi proclamò asseverantemente che egli era certo e certificato che il beato Francesco era l'angelo del sesto sigillo e che l'evangelista Giovanni aveva inteso parlare alla lettera proprio di lui, della sua forma di vita e del suo Ordine, e quando scriveva quelle parole vedeva lui e il gruppo dei suoi figli, perfetti imitatori di Cristo, in tutte le pagine aperte a quel sesto sigillo. E questo medesimo frate Bonaventura nello stesso luogo asserì col massimo fervore, come ho udite da quella persona, se la memoria non mi inganna, che egli era certissimo di questo a motivo di rivelazioni, punto sospettabili, fatte a persone tali, che gli era impossibile dubitarne.

domenica 10 marzo 2013

INVITO


presso il Centro Russia Ecumenica, a Borgo Pio,141
a due passi da San Pietro,  a cura dell’associazione Anagogia
proseguono “I Colloqui di Borgo Pio”
Programma di incontri, in occasione dell’anno della Fede, dedicati al tema:

dal Visibile all’Invisibile”
un percorso di esperienze e testimonianze
La fede rappresenta qualcosa di simile ad uno slancio, ad un balzo avventuroso perché esprime, in ogni tempo, il rischio di accettare un valore invisibile…”

Riflessioni  sull’esperienza della vita che si snodano  in 7 incontri , da ottobre 2012  ad aprile 2013, dalla  filosofia  alla psicologia, dalla antropologia all’arte, alla musica e al teatro.
  
Il filo conduttore, è il superamento  del dualismo che lacera  la coscienza contemporanea  e la nostra visione  della realtà,  è l’ esplorazione di quella  “linea di confine” che come una finestra, come una iconostasi , separa ed unisce Visibile ed Invisibile, interiore ed esteriore, Cuore e  Mente.   Lo sguardo e il pensiero rivolto al Cuore della realtà, l’Arte come via di conoscenza simbolica, sono trampolini di lancio verso questo balzo avventuroso, verso una scommessa d’amore.

VI  Incontro

Venerdì    15   MARZO   ore 18.45  Centro Russia Ecumenica , via Borgo Pio 141
La  maschera e il  volto : Teatro  sacro e profano
colloquio con gli attori Antonino Anzaldi e  Simone Fusai,  modera il Prof.  E. Ciampi   

Partecipano agli incontri:

 Il Prof. Maurizio Malaguti: ordinario di Filosofia teoretica all’università di Bologna e presidente del Centro Studi Bonaventuriani di Bagnoregio; il Prof. Silvano Scalabrella: teologo, antropologo, docente di dottrina sociale presso l’università San Tommaso d’Aquino di Roma e di  Antropologia filosofica all’Istituto superiore di Scienze religiose di Civita Castellana; il prof. Alessandro Meluzzi:  medico, psichiatra psicologo psicoterapeuta, saggista, fondatore delle comunità: “Agape Madre dell’Accoglienza” per il disagio psichico e esistenziale; la Dott.sa Laura Cantarella: psicologa e psicoterapeuta; il Maestro Renato Criscuolo: musicista, musicologo,  fondatore di “Musica Perduta”; gli attori: Antonino Anzaldi e Simone Fusai , l’archeologo e ricercatore del CNR: Emanuel Demetrescu ; don Gianluca Busi: iconografo, membro della Commissione arte sacra della Diocesi di Bologna; don Sergio Mercanzin: direttore del CRE ; il Prof. Eduardo Ciampi: traduttore e saggista.