martedì 9 ottobre 2012

Exodus


Teatro

Il 28 settembre  2012 al Teatro Quirino di Roma è andata in scena la prima di  Exodus il nuovo spettacolo della compagnia di detenuti-attori “ del Centro Studi  Enrico Maria Salerno
Un gruppo di artisti circensi vaga nella notte per cercare un sito ove rappresentare il loro spettacolo. Ma non sanno più cosa fare e come fare.
Chiusi in un vagabondare circolare che li riporta agli stessi posti, che a fatica riconoscono.
Il più vecchio di loro li guida, ma ormai è troppo anziano...

Il tutto è stato ben rappresentato dalla compagnia teatrale del carcere di Rebibbia
(ormai nota dal “Cesare deve morire”dei fratelli Taviani). 
C’è una ciclicità degli accadimenti, una ripetitività dei fatti, quasi da Teatro dell’Assurdo.
C’è la perdita del libro degli esercizi, il libro sacro, che adombra la memoria degli anziani e lascia nel vuoto i più giovani.
La perdita di una Guida come nel Re Lear.
C’è una sorta di estraneamento generale nel girovagare notturno senza fine.
Sono tutti chiusi in una gabbia, come in un incantesimo,che ci riporta alla condizione del detenuto che si autorappresenta.
Quando il più anziano muore il gruppo è come scosso da questo accadimento e scopre che per fame il vecchio aveva mangiato il libro sacro che deteneva la memoria di tutti.
Ma il vecchio non muore, semplicemente come in dramma di Shakespeare  si sveglia dal suo sogno, che lo rappresentava.
Che ci riporta alla condizione  alienata del comune uomo moderno.
Nessuno è capace di fare quello che sapeva fare, ne di cambiare sogno.
“E’ solo una questione di fede, ci devi credere!”
Così il sogno cambia e l’altro vecchio acrobata ritrova la fede, il coraggio e l’arte per tornare a camminare nel vuoto sopra un filo e vincere le paure.
Così un umanità vagabonda e dispersa torna nel proprio asse.

Gianluca Ciampi