lunedì 8 ottobre 2012

“Uomo e natura: storia di uno stupro”


Philip Sherrard, (1922 - 1995) traduttore  (assieme a G. E. H. Palmer e Kallistos Ware) de la Philokalia, pensatore  profondo e originale  poco conosciuto in Italia , ha dedicato i suoi studi alla restaurazione di una cosmologia sacra, che egli considerò come l’ultima possibilità per sfuggire dalla deriva spirituale ed ecologica del mondo moderno.



“Uomo e natura: storia di uno stupro” di  Philip Sherrard
Irfan edizioni, 2012
        
       
        Lo studio è una splendida lezione d’ecologia, intesa nel significato più profondo della parola, ovvero d’intima interrelazione tra uomo e natura, considerati entrambi, olisticamente e teologicamente,  come una unità di destino.
        Nella misura in cui c’è disordine nell’anima dell’uomo, ecco che tale squilibrio viene necessariamente a riflettersi sulla Terra e nella Natura .
        La violenza- lo stupro di cui parla in maniera provocatoria il titolo-  è quello subito dall’uomo stesso che, dimentico della sua immagine divina, è  deformato da una mentalità iper-razionalistica e utilitaristica. Ma è anche lo stupro che tale uomo compie di conseguenza sul mondo naturale , considerato  ormai un qualcosa d’esterno a sé  da sfruttare senza alcuna riserva.  
L’autore , Philip Sherrard, (1922 -1995) traduttore  (assieme a G. E. H. Palmer e Kallistos Ware) de la Philokalia, pensatore profondo e originale, poco conosciuto in Italia, ha dedicato molti dei suoi studi alla restaurazione di una cosmologia sacra, che egli considerò come l’ultima possibilità per sfuggire dalla deriva spirituale ed ecologica del mondo moderno. Egli in questo saggio, ad un tempo provocatorio ed illuminante,  rilegge la storia degli ultimi secoli  cercando di chiarirne le radici lontane e di individuare  cause ed errori di un filone di pensiero dualista e razionalista che ha finito per  prevalere nel mondo cristiano occidentale, tradendo il nucleo fondante del cristianesimo stesso. Questo processo, spirituale e culturale prima ancora che tecnico-scientifico e poi economico,  ha per secoli accompagnato e favorito, prima in Occidente e poi, via,via in tutto il mondo uno  sviluppo disordinato, avido e vorace,  provocando  tragiche conseguente sull’uomo e sulla natura.
 Il saggio, per la prima volta tradotto in italiano, offre un interessante percorso di consapevolezza interiore ed intellettuale  invitandoci a cercare e ritrovare la via d’uscita,  nel Cuore stesso della nostra tradizione.
A cura di Eduardo Ciampi



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