ANAGOGIA APS con questa iniziativa, mette a disposizione dei soci e dei lettori il silenzioso e prezioso lavoro di amici e collaboratori di diversa provenienza culturale, il cui impegno di ricerca converge verso l’integrazione dei saperi e delle esperienze, verso una conoscenza simbolica ed unitiva in grado di “distinguere senza separare ed unire senza confondere” .
Non proponiamo specifiche scuole di pensiero, ma cercheremo di intravedere, accostare, confrontare, in un solo sguardo, più mondi animati dallo stesso Spirito e innestati nell’albero della grandi tradizioni . Volutamente non sposiamo correnti di pensiero o specifici sistemi dottrinari, ma intendiamo promuovere ogni seria espressione culturale che possa anagogicamente farci alzare lo sguardo e suscitare l’anelito all’incontro con l’Altro … sulla linea di confine.
Ma cos'è questo confine? Qual è il suo significato? Il confine è limite, demarcazione, individuazione, delimitazione delle differenze e nello stesso tempo è anche luogo in cui le differenze si avvicinano, convergono ed entrano in comunicazione.
Confine, allora, assume anche il valore di contatto, zona sacra di transizione di incontro e comunicazione. Il mondo visibile è “contaminato” di invisibile e viceversa, l'uno è simbolo dell'altro, o meglio: il simbolo si configura come la zona di confine e transizione. In questo senso e solo così possiamo comprendere l'affermazione florenskijana intorno alla conoscenza simbolica : “Il sogno è un segno del trapasso dall'una all'altra sfera e simbolo. Di che cosa? Visto dall'alto – simbolo di quaggiù; e visto di quaggiù – simbolo dell'alto” (Pavel Aleksandrovic Florenskij)