OGNISSANTI
«Per l'Ognissanti siano i grani seminati e i frutti rincasati» LA FESTA DI OGNISSANTI E IL CAPODANNO CELTICO Il 1 novembre è lo spartiacque fra un anno agricolo e l'altro. Finita la stagione dei frutti la terra, che ha accolto i semi del frumento destinati a rinascere in primavera, entra nel periodo del letargo: «Per l'Ognissanti siano i grani seminati e i frutti rincasati» consiglia un proverbio. Per i cristiani si celebrano in questi giorni due feste importanti, Ognissanti e la Commemorazione dei defunti. Ma un tempo, nelle terre abitate dai Celti, che si estendevano dall'Irlanda alla Spagna, dalla Francia all'Italia settentrionale, dalla Pannonia all'Asia Minore, questo periodo di passaggio era considerato un Capodanno: lo si chiamava in Irlanda Samain ( Samonos in gallico) ed era preceduto dalla notte conosciuta ancora oggi in Scozia come Nos Galan-gaeaf , notte delle calende d'inverno, durante la quale i morti entravano in comunicazione