È il salterio a dieci corde, immagine che rimanda ai Salmi davidici :
“Benedetto il Signore, mia roccia,che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia ………….
O Dio, ti canterò un canto nuovo, inneggerò a te con l’arpa a dieci corde” ( Ps. 143)
Esso è simbolo di canto, danza, musica, poesia e preghiera
Il salterio ha dato origine agli strumenti a pizzico con tastiera. Il salterio aveva dieci o più corde tese sopra un tavola armonica a forma di trapezio e si suonava pizzicando le corde con le dita armate di piccoli ditali. Era conosciuto dai babilonesi con il nome di sabekka, dai greci con il nome di sambike. In Europa era in voga all'epoca delle Crociate, specie in Germania, ma sicure fonti storiche dicono che in Italia era conosciuto molti secoli prima. …
Per la sua forma geometrica che rimanda al mistero della “pericoresi” trinitaria e alla costituzione interiore dell’anima umana , fu spesso citato da San Agostino e dai padri antichi.
Esso fu l’immagine che guidò Gioacchino da Fiore nella stesura della sua opera sapienziale di teologia trinitaria intitolata “Psalterium decem cordarum”
“ Ciò che si chiama salterio è infatti illustre ed egregio tra tutti e sopra tutti gli strumenti musicali, pari solo alla cetra nei divini misteri , di cui dice Davide nel libro dei salmi :Intonate il cantico e suonate il timpano, il giocondo salterio e la cetra.(Ps. 80,3) Lodatelo con il suono della tromba , lodatelo col salterio e con la cetra. (ps 150,3). (Gioacchino da Fiore- Psaltherium decem corda rum, libro primo)
“Psalterium decem cordarum”